*“SI PROROGHI SUBITO L’ORGANICO COVID ALTRIMENTI SARÀ CAOS. A RISCHIO CHIUSURA PLESSI SCOLASTICI E DISCONTINUITÀ DIDATTICA DAL 1 APRILE: IN PUGLIA DISPONIBILI CIRCA 9 MILIONI DI EURO”*

*“SI PROROGHI SUBITO L’ORGANICO COVID ALTRIMENTI SARÀ CAOS. A RISCHIO CHIUSURA PLESSI SCOLASTICI E DISCONTINUITÀ DIDATTICA DAL 1 APRILE: IN PUGLIA DISPONIBILI CIRCA 9 MILIONI DI EURO”*

“In Puglia, come nel resto del Paese, continuano a fioccare casi covid nelle classi, ma dal governo nazionale arrivano soltanto segnali negativi e nessuna presa d’atto”.
Gianni Verga, segretario generale della UIL Scuola Puglia, commenta così la notizia secondo cui il ministero avrebbe fatto sapere che non sono disponibili ulteriori risorse finanziarie per prorogare l’organico aggiuntivo, cosiddetto Covid, di docenti e personale ATA assegnato alle scuole per l’emergenza sanitaria, in scadenza il prossimo 31 marzo.
“Così – prosegue Verga – a due mesi dal termine delle lezioni si lascerebbero per strada migliaia di persone e, come al solito, si scaricherebbe un onere di non poco conto sulle spalle dei dirigenti scolastici e dei direttori amministrativi che, nel caso in cui fosse confermata tale scelta scellerata, dovranno riorganizzare il funzionamento delle classi e dei servizi generali”.
“Inutile sottolineare le gravi ripercussioni che avrebbe questa incredibile determinazione su studenti e famiglie, ormai sottoposti, in questi ultimi anni di pandemia, a repentine scelte di governo nel corso dell’anno scolastico che mettono a rischio il diritto allo studio”.
“In Puglia – fa sapere Verga – sarebbero circa 9 milioni di euro le somme non utilizzate, rispetto all’assegnazione ministeriale di 31 milioni su detto organico, ma ce ne vorrebbero ulteriori 6 per assicurare la continuità didattica e l’ordinaria apertura in sicurezza delle scuole della regione”.
“È necessario – conclude il segretario generale della UIL Scuola regionale – che i politici locali facciano sentire la propria voce nei palazzi romani. I contagi nelle scuole sono ancora presenti ed è indispensabile che le stesse siano lasciate in sicurezza sino al termine delle lezioni, altrimenti sarà mobilitazione generale, non soltanto del personale interessato ma di tutte le comunità scolastiche, compresi alunni e genitori”.