“ANCHE SULLA REFEZIONE SCOLASTICA NELLE SCUOLE PUGLIESI SI CHIEDONO SACRIFICI AL PERSONALE DOCENTE E ATA: SI TAGLI ALTROVE”

“ANCHE SULLA REFEZIONE SCOLASTICA NELLE SCUOLE PUGLIESI SI CHIEDONO SACRIFICI AL PERSONALE DOCENTE E ATA: SI TAGLI ALTROVE”

“Restiamo esterrefatti rispetto a quanto sta accadendo in numerose scuole del nostro territorio pugliese, per le quali le amministrazioni comunali negano, entrando nel merito dell’organizzazione scolastica, il secondo pasto al docente in compresenza, al docente di sostegno e al personale ATA”.
E’ il commento di Gianni Verga, segretario generale della UIL Scuola Puglia, a una situazione in cui emerge “il paradosso di un diritto previsto dalla legge, ma che non può essere garantito perché non ci sono le necessarie coperture finanziarie”.
“La norma – spiega infatti Verga – riconosce il pasto gratuito al personale, sia docente che ATA, impegnato nel servizio di sorveglianza degli alunni durante la refezione scolastica, come confermato dall’articolo 21 del CCNL sottoscritto il 29 novembre 2007, tuttora in vigore. Inoltre, in base agli articoli 3 della L. 4/1999 e 7, comma 41, del D.L. 95/2012 il servizio deve essere erogato dal Comune, cui spetta a titolo di rimborso un contributo statale”.
“Le beghe burocratiche tra enti locali e Stato si ripercuotono, come al solito, sulla sicurezza degli alunni e sui continui assurdi tagli a danno delle scuole. Si tagli altrove – conclude Verga – salvaguardando il diritto sacrosanto del tempo scuola e rispettando chi, con abnegazione e sacrificio, fa funzionare quelle poche classi, che nelle regioni del Sud, funzionano a tempo pieno”.