Incombe su 114 famiglie la cassa integrazione della durata di tre mesi che, allo stato attuale, in assenza di alternative, costituirà l’anticamera del licenziamento collettivo.
È necessario, urgente e improcrastinabile avere un chiarimento in sede politica. Si è perso troppo tempo, non avendo Arpal e assessorato alla formazione professionale trovato una soluzione.
Questi lavoratori meritano rispetto per aver garantito il funzionamento dei centri per l’impiego pugliesi nell’ultimo ventennio.