GRANDE PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI DELLA SCUOLA ALLA RACCOLTA FIRME CONTRO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA. “MA LA POLITICA PUGLIESE GIOCA A NASCONDINO: DA CHE PARTE STA?”

Migliaia di firme delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola raccolte dalla Federazione UIL Scuola Rua di Puglia, stimate in oltre 7.000, , contro l’autonomia differenziata, “ma dalla politica pugliese, tranne alcune eccezioni, nessun ritorno e nessun impegno concreto, anzi molti esponenti politici locali hanno giocato a nascondino per tutelare i rispettivi interessi elettorali o gli equilibri di partito”.

Lo dichiara Gianni Verga, segretario generale della UIL Scuola Puglia, che nei giorni scorsi ha consegnato, nell’ambito di una iniziativa unitaria nazionale di categoria, le firme contro il disegno di legge Calderoli, “per scongiurare il progetto di regionalizzazione della scuola statale e nazionale, che di fatto andrebbe nella direzione contraria da quella indicata dal sindacato, ovvero la riduzione delle disuguaglianze, aumentando la forbice tra nord e Mezzogiorno, creando una scuola di serie A e una di serie B. Ribadiamo che secondo noi lo Stato deve mantenere un ruolo centrale nell’istruzione attraverso un modello che sia garanzia di laicità, gratuità, unicità e pluralismo che contribuisca a mantenere alto il livello qualitativo dell’istruzione, che rappresenta uno dei principali fattori di crescita economica e sociale di qualsiasi Paese””.

“Un’eventualità che non possiamo accettare – continua Verga – e che contrasteremo con ogni mezzo, a cominciare da questa raccolta firme, che ha visto una partecipazione ben più ampia di quella preventivata. Eppure, abbiamo notato troppi silenzi da parte della politica nei confronti di una battaglia che dovrebbe andare oltre ogni interesse elettorale: chi non è d’accordo con l’autonomia differenziata deve dirlo chiaramente, le migliaia di lavoratori pugliesi che fanno funzionare tutti i giorni con dedizione e professionalità il sistema scolastico hanno il diritto di conoscere quali forze politiche sosterranno il sistema di istruzione statale e nazionale e quali invece si sottraggono volontariamente alla discussione. Ringraziamo tutti i sindaci che, quotidianamente, sono in prima linea per far funzionare con poche risorse la scuola statale e che hanno avuto il coraggio di esporsi pubblicamente con la loro firma”.