SUL DIMESIONAMENTO DELLA RETE SCOLASTICA, REGIONE PUGLIA PERFETTAMENTE ALLINEATA (IN SENSO NEGATIVO) AL GOVERNO NAZIONALE: LA UIL SCUOLA PUGLIA E’ CONTRARIA A QUALSIASI TIPO E FORMA DI DIMENSIONAMENTO, GENERANO UNA GESTIONE COMPLESSA E LA PERDITA DI POSTI DI LAVORO”

“Il decreto di attuazione della legge finanziaria per il 2024, che ha stabilito i criteri per la definizione del dimensionamento della rete scolastica, non tiene in debita considerazione l’assegnazione di personale ATA alle scuole del primo ciclo con oltre 1.200 alunni. Eppure, nella proposta avanzata ieri dall’assessorato regionale all’istruzione si continua a insistere su questo punto, accorpando scuole su scuole”.
Lo dichiara Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia, a margine della riunione sul dimensionamento scolastico tenutasi in Regione Puglia, dalla quale è emerso che su una riduzione di ben 44 autonomie, attraverso aggregazioni e fusioni previste per il prossimo anno scolastico, saranno circa una quarantina gli istituti del primo ciclo con oltre 1.200 alunni. La Regione Puglia, sulla base dei parametri individuati dal decreto, dovrà provvedere autonomamente, entro il 31 dicembre 2024, al dimensionamento della rete scolastica per l’anno scolastico 2025/26, dalle 583 scuole previste per il 2024-25 alle 565 per il 2025-26 e 557 del 2026/27.
“Gli alunni non sono numeri da far quadrare a tutti i costi – attacca Verga – né si può pensare, come ci racconta il ministro, che si perderanno soltanto dirigenti scolastici e direttori amministrativi. Basta dare uno sguardo attento ai numeri per capire che tanti istituti resteranno senza personale ausiliario, con ricadute non solo in termini di posti di lavoro persi, ma anche di difficoltà gestionali per gli istituti pugliesi, con logiche conseguenze sulla sicurezza di lavoratori e alunni”.
Al tavolo regionale la posizione della Uil Scuola Puglia è stata molto chiara: “Nessuna riduzione di autonomie e forte protesta nei confronti del governo nazionale”. Ma l’assessorato ha tirato dritto presentando una proposta di riduzione di 18 scuole: per il primo ciclo d’istruzione 4 in provincia di Bari, 3 nella Bat, 1 Foggia e 1 Lecce, mentre per il secondo ciclo d’istruzione i tagli riguarderebbero 2 scuole nella provincia Bat, 1 Brindisi, 4 Foggia e 2 Lecce.
“Ci rivolgiamo – è l’appello di Verga – ai parlamentari pugliesi e al presidente Emiliano affinché intervengano nella prossima finanziaria per evitare questo scempio. E’ un sacrificio che la nostra regione, già caratterizzata da una forte crisi occupazionale, non può assolutamente permettersi. Fa specie che, ancora una volta, i datori di lavoro che non tutelano, anzi sviliscono i diritti di lavoratori e cittadini, siano lo Stato e le istituzioni in generale. Ecco perché diciamo no a qualsiasi soluzione che si traduca in un taglio scriteriato di scuole che non tenga conto delle specificità territoriali e della salvaguardia dei livelli occupazionali”.