Duro attacco alla manovra di governo del segretario generale della Uil Scuola Puglia, Gianni Verga, nel corso del Consiglio Nazionale della Uil Scuola, che si sta svolgendo in questi giorni a Riccione.
Nel suo intervento Verga ha ricordato che le conseguenze della manovra saranno “l’accorpamento di 18 scuole solo in Puglia con relativa perdita di personale, la riduzione degli organici docenti (5.660 posti in meno) e ATA (2.174 posti in meno). Inoltre, non sono previsti aumenti salariali che tutelino il potere d’acquisto perduto a causa dell’inflazione, non si stabilizzano 15mila precari presenti sul territorio pugliese e si finanziano le scuole private”.
“Tra l’altro – ha precisato Verga – questa politica dei tagli continuerà ad aggravare la mole di lavoro in capo alle segreterie scolastiche con nuovi e maggiori adempimenti, come le pensioni di competenza degli uffici scolastici, introducendo il “lavoro a cottimo” tramite un incentivo di circa 160 euro annui lordi dalle risorse PNRR. Una situazione inaccettabile, come inaccettabile è il ritardo nella spesa dei fondi del PNRR per l’edilizia scolastica, in particolare in una regione come la Puglia che conta 955 su 2.458 edifici scolastici privi di agibilità. E’ la conferma che la scuola non è fra le priorità di questo paese”.