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REGIONE PUGLIA FA DIETRO FRONT RISPETTO AL DIMENSIONAMENTO DI ANDRIA
“Meglio tardi che mai. Ci sono voluti innumerevoli comunicati stampa, quaranta giorni di meditazione e una lettera aperta, da parte della UIL Scuola, per ricondurre la giunta regionale pugliese ad annullare una decisione che era diventata una questione politica”.
Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia, commenta così il paso indietro della Regione rispetto al dimensionamento scolastico degli istituti della città di Andria.
“Peccato, però – continua Verga – che si facciano due pesi e due misure. Lo scorso anno, infatti, la Città Metropolitana di Bari era intervenuta pesantemente sul primo ciclo d’istruzione, ma per fortuna quest’anno il Comune di Andria, anche se con tanta fatica, ha fatto rispettare le linee di guida. Stranisce, tuttavia, che nel corpo della delibera di quest’oggi si faccia finta di cascare dalle nuvole.
“Una operazione – spiega Verga – sbucata dal nulla e per fortuna scongiurata, che vedeva sottrarre il plesso di scuola dell’infanzia “Carella” dall’istituto comprensivo “Verdi-Cafaro”, distanti l’uno dall’altro poche decine di metri, verso l’istituto comprensivo “Cotugno”, distante un chilometro, senza alcuna proposta da parte degli organi competenti, quali consiglio d’istituto e giunta comunale di Andria”.
“Dispiace – conclude Verga – che ancora una volta la scuola diventi terreno di scontro politico da giocare sulle spalle di centinaia e a volte migliaia di lavoratori, studenti e rispettive famiglie, anziché tema di condivisione con la comunità e con le parti sociali. Con il dietrofront di oggi si è evitato di mettere a rischio ulteriori posti di lavoro, fino a ieri traballanti per una motivazione che, ancora oggi, resta ignota. Ci auguriamo che quello di Andria non sia un caso isolato di buonsenso, ma la norma da applicare d’ora in avanti”.