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*IN 10 ANNI LA SCUOLA PUGLIESE CONTA 6.633 DOCENTI E ATA PRECARI IN PIÙ: SI PASSA DAL 6,97% DELL’A.S. 2015/16 AL 14,33% DELL’A.S. 2024/25 – NON A CASO LA CAROVANA UIL FARA’ TAPPA ANCHE IN PUGLIA (A TARANTO) IL 20 E 21 FEBBRAIO PROSSIMI. A DENUNCIARLO L’UFFICIO STUDI DELLA UIL SCUOLA PUGLIA*
Solo politiche al ribasso e nessuna prospettiva. Lo rivelano i dati presi in esame dall’ufficio studi della Uil Scuola Puglia relativi ai lavoratori precari, veri e propri “fantasmi” della nostra società.
“Dal governo Renzi al governo Meloni nessun passo in avanti sul tema del precariato – dichiara Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia – se è vero come è vero che nell’anno scolastico 2015/16 erano 4.279 i docenti precari e 1.117 il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA), mentre nel 2024/25 si è passati a 9.544 docenti e 2.485 ATA precari. Eppure, la cronica perdita annuale di alunni, in media 9.000 per ciascun anno scolastico negli ultimi otto anni, avrebbe potuto aiutare i governi che si sono succeduti nel tempo a stabilizzare tutti i posti vacanti in organico”.
“Lo diciamo da sempre, ormai nel sistema scolastico di questo Paese la tendenza è a disinvestire piuttosto che investire. Una gestione che fa della scuola il brutto anatroccolo del sistema Paese e che si basa esclusivamente su interventi spot, senza alcun tipo di programmazione. Alla scuola serve invece stabilità. Ogni anno, nonostante le migliaia di personale docente e ATA in graduatoria, centinaia di posti restano vacanti. I numeri ci dicono che un docente su 7 e un ATA su 6 sono precari. Si continua ad operare in classi affollate con alunni a rischio di dispersione scolastica e di devianza minorile, a subire aggressioni e umiliazioni in classe senza alcuna misura vera di prevenzione. Il personale ATA è costretto a operare in condizioni sempre più difficili e con carichi di lavoro insostenibili, anche a causa dell’ormai superato sistema di calcolo dell’organico, basato sullo sterile criterio del numero di alunni, che non riflette la realtà delle scuole, ormai dotate di ulteriori spazi a causa della pandemia privi però di vigilanza all’ingresso e nei corridoi, con centinaia di plessi cui è assegnato un solo collaboratore scolastico. Così come sono evidenti le difficoltà gestionali nelle segreterie scolastiche con compiti amministrativi sempre più complessi, che spesso superano i limiti contrattuali, come l’utilizzo di Passweb e l’attuazione dei progetti del PNRR”.
“Il precariato nella scuola – conclude Verga – deve essere una priorità, è un tema che può e deve essere affrontato dal Governo. Eppure, nonostante abbiamo dimostrato, calcoli alla mano, che i costi della stabilizzazione (soli 720 euro a precario) sarebbero assolutamente accessibili, e nonostante le bacchettate dell’Unione Europea che ha condannato l’Italia per l’utilizzo smisurato di contratti a termine nella scuola, si continuano a penalizzare migliaia di lavoratori. Far emergere l’invisibile, dare voce ai lavoratori precari: è questo l’obiettivo della carovana della Uil “No ai lavoratori fantasma”, che giovedì 20 e venerdì 21 febbraio farà tappa a Taranto sulla Rotonda Marinai d’Italia.