“RIPARTENZA ANNO SCOLASTICO, CRESCITA CONTAGI E RISORSE FINANZIARIE “INUTILI” A PIOGGIA: LE SCUOLE PUGLIESI HANNO BISOGNO DI ALTRO”

“RIPARTENZA ANNO SCOLASTICO, CRESCITA CONTAGI E RISORSE FINANZIARIE “INUTILI” A PIOGGIA: LE SCUOLE PUGLIESI HANNO BISOGNO DI ALTRO”

“Con i dati sui contagi di questi giorni, ritorna l’ombra della scelta sulla frequenza scolastica demandata alle famiglie. Eppure, dalla Regione non arriva nessun segnale sulle contromisure da adottare per garantire un anno scolastico regolare, dai presidi sanitari ai trasporti. Un silenzio che non fa ben sperare, viste le esperienze del passato”.
Lo dichiara Gianni Verga, segretario generale della UIL Scuola Puglia.
“Attendiamo anche una convocazione dell’assessorato regionale all’istruzione per mettere a punto un piano di interventi, già presentato la scorsa settimana, che metterà sul tavolo ben 40 milioni di euro per potenziare, pur temporaneamente, l’organico delle scuole”.
“Anche il Ministero – continua Verga – sembra esclusivamente concentrato ad assegnare risorse finanziarie alle scuole su altri temi, ma nessuno tra quelli che più ci preoccupano: il potenziamento degli organici e un nuovo contratto dignitoso. È inoltre necessaria ed urgente una disposizione normativa, non solo per riattivare da settembre prossimo l’organico “Covid”, ma per stabilizzarlo. La scuola necessita di serenità e di una seria programmazione che non sia dell’ultimo minuto”.
“Il ministero – chiosa il segretario regionale della UIL Scuola – e questo governo devono, una volta per sempre, comprendere che la Regione non può intervenire su competenze statali e che la scuola ha necessità di interventi che diano stabilità e non di spot come quelli contenuti nel PNRR, oltre 43 milioni di euro assegnati “d’ufficio” nei giorni scorsi a Istituti Tecnici e Professionali. Una barca di soldi per l’attuazione di interventi progettuali non richiesti, ma basati su coefficienti ISTAT. Si continuano a buttare soldi dalla finestra e a indebitare le future generazioni, senza intervenire sulle vere necessità di cui oggi la realtà scolastica ha bisogno, per giunta senza alcun confronto. Sarebbe piuttosto opportuno che Ministero è Regione si accordassero, dopo un serio percorso concertistico, al fine di non duplicare l’assegnazione di risorse finanziarie”.

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