*IN PUGLIA, PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO, 33 SCUOLE RISCHIANO DI RESTARE SENZA UN PRESIDE STABILE: LA DENUNCIA DELLA UIL SCUOLA*
Nonostante una trentina di dirigenti scolastici pugliesi siano costretti a lavorare in altre regioni e nonostante numerosi aspiranti attendono l’assunzione dalla graduatoria concorsuale, il ministero fa orecchio da mercante e lascia 33 scuole (di cui 9 sottodimensionate) allo sbaraglio.
Il decreto legge 30 aprile 2022, n. 36, recante “ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”, convertito nella legge 79, ha sancito che anche le scuole con un numero di alunni compreso tra 500 e 600 debba avere un dirigente scolastico e un direttore effettivi. Di fatto, però, questi Istituti non sono stati assegnati né per le operazioni di mobilità interregionale, né per le nuove assunzioni sul 40% delle disponibilità.
Secondo i ragionieri dello Stato meglio tenere un preside ogni due scuole, compromettendo il pieno funzionamento di 66 Istituti (un preside ogni due), che investire pochi spiccioli in istruzione, soprattutto in questo periodo di pandemia.
Cosi, mentre le scuole vanno verso “l’autogestione”, il ministero nicchia, con buona pace della nostra politica regionale.
Con le difficoltà di natura gestionale, anche legate alla pandemia, che le scuole devono affrontare l’ormai prossimo settembre, è deleterio pensare che la scuola possa ripartire, con questi presupposti, in assoluta serenità.
Continueremo a denunciare questa situazione kafkiana sino a quando la politica si renderà conto che se non riparte la scuola e se non si investe seriamente in istruzione, il paese è destinato a morire.