*”OLTRE 10.000 SUPPLENZE SU POSTI VACANTI PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO: LA SCUOLA PUGLIESE ALLO SFASCIO – LE PREOCCUPAZIONI DELLA UIL SCUOLA PUGLIA”*

*”OLTRE 10.000 SUPPLENZE SU POSTI VACANTI PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO: LA SCUOLA PUGLIESE ALLO SFASCIO – LE PREOCCUPAZIONI DELLA UIL SCUOLA PUGLIA”*

“Le nostre previsioni sono andate ben oltre l’ottimismo. Così, ora che le operazioni di immissioni in ruolo si vanno delineando, notiamo che poco più del 50% dei posti vacanti del personale docente saranno stabilizzati, mentre per il personale ATA siamo a un terzo. Ci attende ancora un altro anno con un gran numero di personale precario di cui fanno parte, inevitabilmente, 6.940 posti in deroga sul sostegno che saranno coperti per la gran parte da docenti senza titolo di specializzazione (3.045,50 in provincia di Bari, 542 Brindisi, 1062,50 Foggia, 1.030 Lecce e 1.260 Taranto). Si continua a lasciare indietro gli ultimi senza dare stabilità e la doverosa continuità didattica agli alunni meno fortunati. Un organico di diritto falsato, che ogni anno si traduce in una quintuplicazione della vera esigenza di docenti di sostegno”.
Lo dichiara Gianni Verga, segretario generale della UIL Scuola Puglia, che scatta una fotografia complicata del sistema scolastico pugliese.
“Oltre 2.000 posti di personale docente comune e 1.075 unità di personale ATA resteranno vacanti. Mancano 33 dirigenti scolastici e oltre 50 direttori. Era questa la stabilità che si voleva dare alla scuola? Come al solito, solo chiacchiere e fumo negli occhi”.
“Allo stato attuale – prosegue – nessuna convocazione all’orizzonte per comprendere come le istituzioni preposte intendono riavviare la scuola in presenza. Non ci giungono notizie confortanti per ciò che riguarda il potenziamento dell’organico docente e ATA, cosiddetto organico Covid, tale da consentire il necessario distanziamento e una gestione efficiente. Altrettanto preoccupante è l’assenza di misure concrete per l’aereazione e per i presidi sanitari”.
“E allora – conclude – quale anno scolastico ci aspetta? Eppure il prossimo avrebbe dovuto essere un anno in cui si sarebbero dovute potenziare tutte le misure, al fine di recuperare il tasso di dispersione scolastica implicita che, inevitabilmente, i nostri studenti hanno accresciuto negli ultimi due anni di pandemia. Invece la politica è andata in vacanza.
Ancora una volta la palla passa ai dirigenti scolastici e al personale tutto che, come al solito, con senso di assoluta consueta responsabilità e senza un rinnovo contrattuale, scaduto da oltre 4 anni, non faranno mancare nulla ai nostri studenti”.