IN PUGLIA 56 SCUOLE SENZA UN PRESIDE E OLTRE 10.000 PRECARI TRA DOCENTI E ATA: QUESTA È L’EREDITÀ DEL GOVERNO DRAGHI

IN PUGLIA 56 SCUOLE SENZA UN PRESIDE E OLTRE 10.000 PRECARI TRA DOCENTI E ATA: QUESTA È L’EREDITÀ DEL GOVERNO DRAGHI

“Nonostante gli sforzi dell’ufficio scolastico regionale per garantire un ordinato avvio dell’anno scolastico, 56 scuole in Puglia non potranno avere un preside titolare, pur essendovi tanti aspiranti in graduatoria, alcuni dei quali saranno costretti a fare le valigie per recarsi in altre regioni del Nord in cui il ministero ha deciso di assumere. Ed è proprio nelle regioni del Sud, caratterizzate, come noto, da un alto tasso di dispersione scolastica, che il ministero ha pensato di non assumere dirigenti scolastici, eccezion fatta per la Basilicata (5 su 21 posti vacanti)”.
È il paradosso denunciato da Gianni Verga, segretario generale della UIL Scuola Puglia.
“Meno male che per il governo guidato da Draghi la scuola era una priorità – continua Verga – qualcuno ora dovrebbe spiegare i motivi di questa incomprensibile decisione.
Ma ormai la politica è in campagna elettorale e tutto, a cominciare dal futuro dei nostri ragazzi, passerà in second’ordine”.
“Come sarà possibile affrontare il prossimo anno scolastico con 112 scuole gestite da dirigenti scolastici part time, che si divideranno tra una scuola e l’altra, e oltre 10mila docenti e ATA precari? – si chiede il segretario della UIL Scuola regionale -. Mentre da un lato pervengono alle scuole finanziamenti del PNRR a pioggia, talvolta non richiesti, dall’altro si risparmia sulla gestione ordinaria, a cominciare dalle misure minime per contrastare la diffusione dei contagi. Come al solito, per qualche voto in più, si preferiscono gli spot agli interventi strutturali volti a migliorare un servizio essenziale per lo sviluppo del Paese e del Mezzogiorno, nonché per il futuro delle nuove generazioni”.