Nella giornata di ieri si è tenuto un ulteriore incontro tra la task force per l’occupazione, l’assessorato
alla formazione della regione Puglia, enti e organizzazioni sindacali per discutere del futuro
occupazionale dei lavoratori degli enti di formazione professionale utilizzati presso i CPI per i quali
è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo a decorrere dal prossimo 28 febbraio.
L’incontro è stato avviato, pur con l’assenza di ARPAL, che in questa vicenda non può ritenersi
proprio estranea. L’assessore ha ribadito che una proroga del servizio non è più possibile in ragione
del completamento dell’organico da parte di ARPAL, operato con le assunzioni rivenienti dai recenti
concorsi per altro in concomitanza con la chiusura di molteplici sedi di CPI.
Dal canto suo Arpal ha comunicato formalmente che l’organico non è stato ancora esaurito e, quindi
stante alla dichiarazione della stessa Arpal l’unico problema sarebbe l ricerca di risorse finanziarie
utili ad una proroga tecnica nell’attesa dell’avvio di altri bandi trattati in task force.
Certo, fa rabbia pensare che la politica, quella con la.”P” maiuscola, abbia perso tanto tempo senza
ricercare una stabilizzazione di questi lavoratori che per decenni hanno garantito l’apertura dei
Centri per l’Impiego con funzioni qualificate di orientamento e reinserimento nel mercato del
lavoro.
Gli enti da cui dipendono i formatori per il tramite di una convenzione con Regione Puglia, hanno
dichiarato l’impossibilità di sostenere gli oneri derivanti dai contributi necessari per coprire la cassa
integrazione.
Flc Cgil, Cisl Scuola, UIL Scuola e Snals hanno innanzitutto stigmatizzato la condotta di tutti gli attori
istituzionali e datoriali che ben conoscevano tanto le condizioni in cui operava Arpal quanto la
situazione finanziaria degli enti, nonché il termine dell’ultima proroga di servizio e, nonostante
questo, la crisi è stata formalizzata soltanto di recente con la contestuale apertura di un
procedimento per licenziamento collettivo. Abbiamo avanzato richieste e proposte che, in questo
momento sono orientate a trovare soluzioni immediate che evitino lo scenario della cassa
integrazione o, ancor peggio, della NASPI, come uniche soluzioni che traghettino verso una nuova
sistemazione dell’utilizzo di tutti i lavoratori.
Il Presidente Emiliano, la Giunta e il Consiglio Regionale, nonostante gli sforzi dell’assessore Leo che
le scriventi ampiamente riconoscono, sono chiamati a un atto di responsabilità per ricercare le
risorse necessarie a garantire il traghettamento verso altre soluzioni acclarate in task force.
PER QUESTE RAGIONI LE SCRIVENTI OO.SS. INDICONO DUE SIT-IN:
LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2023 ORE 10,30
DAVANTI LA SEDE DELLA PRESIDENZA
(Lungomare N. Sauro – Bari)
MARTEDI’ 28 FEBBRAIO 2023 ORE 11,00
DAVANTI LA SEDE DEL CONSIGLIO REGIONALE
(Via Gentile – Bari)