La scuola si pone al centro del territorio attraverso la stipula di patti educativi di comunità che la vedono protagonista in maniera sinergica unitamente ad altri attori istituzionali e sociali, operando sul territorio.
Porre al centro dell’attenzione situazioni disconosciute o difformi rispetto alla realtà è uno dei suoi obiettivi.
Il seminario, che si è svolto questa mattina all’istituto “Lenoci” di Bari nell’ambito delle iniziative promosse da Irase-Uil Scuola per Didacta Puglia, è stato l’occasione proprio per illustrare e condividere buone prassi e risultati ottenuti sul territorio. Emerge dal seminario un messaggio molto chiaro: “La scuola al servizio del cittadino, pronta ad offrire una opportunità a chi ha sbagliato nella propria vita”.
La scuola, oltre al suo ruolo didattico svolge una funzione fondamentale contro la dispersione scolastica, al 12% in Puglia rispetto al 10% nazionale, e la devianza minorile, operando anche in realtà emarginate e spesso sconosciute come gli istituti di pena, al fine di porsi come protagonista anche nei processi riabilitativi dei soggetti ristretti, ex articolo 27 della Costituzione, ottenendo risultati che in senso statistico possono essere considerati negativi, ma che in senso qualitativo possono essere intesi in maniera estremamente positiva, esprimendo tutto il valore dell’azione educativa.
Al seminario erano presenti il Segretario generale dell’ufficio di presidenza del presidente Emiliano, Roberto Venneri; il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, Giuseppe Silipo; il presidente della cooperativa SCS, Antonio Vannella; il dirigente Scolastico, Luigi Talienti, autore del libro “Al di là delle sbarre”, che ha illustrato i valori universali e trasversali che devono arricchire le opportunità didattiche dello studente e la formazione del cittadino; la presidente Irase Bari, Giovanna Cancellara; il segretario generale Uil Scuola Puglia, Gianni Verga e il segretario generale confederale Uil Puglia, Gianni Ricci. A moderare i lavori Barbara Calè, docente nelle sezioni carcerarie del CPIA di Bari. Durante l’incontro alcuni ex detenuti hanno raccontato le loro esperienze di vita lanciando un messaggio alla platea di 450 giovani studenti presenti: “Non fate uso di sostanze stupefacenti e cercate di non sbagliare come noi”.