*ANCORA TAGLI DEGLI ISTITUTI PUGLIESI: DAL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO 18 SCUOLE IN MENO*

*ANCORA TAGLI DEGLI ISTITUTI PUGLIESI: DAL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO 18 SCUOLE IN MENO*

Si è tenuto nel pomeriggio di ieri l’incontro tra l’assessorato regionale all’istruzione e le organizzazioni sindacali sul tema del dimensionamento scolastico, finalizzato al taglio di ulteriori 18 istituti scolastici (4 Bari, 2 Bat, 2 Brindisi, 4 Foggia, 3 Lecce e 3 Taranto).
“Ancora una volta fa specie il metodo adottato. Nonostante la chiarezza delle linee guida regionali, infatti, qualche ente territoriale e comunale non tiene conto dei criteri contenuti nelle stesse linee guida. Dal Salento al Gargano si susseguono i tentativi di creare istituti del primo ciclo “ultradimensionati”, con punte fino a 1.500 alunni e accoppiamenti di Istituti secondari superiori senza indirizzi omogenei tra loro. Un grande minestrone, dettato non certo da una logica favorevole alla scuola, ma da altre dinamiche, che non favorisce il regolare funzionamento della scuola, mettendo in grande disagio i lavoratori, gli studenti e le rispettive famiglie”.
Lo dichiara Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia.
“Un esempio per tutti riguarda la fusione di licei con istituti tecnici (Bisceglie) o addirittura con professionali (Canosa di Puglia). Calcoli meramente e sterilmente matematici, frutto anche di una finanziaria che non tiene in minima considerazione l’istruzione del nostro Paese. Così si rischia la mobilitazione del personale scolastico o si attivano, come ad Altamura, petizioni popolari”.
“Ancora una volta – prosegue Verga – sotto accusa è il metodo adottato, in alcuni casi poco chiaro e contrario alla volontà delle istituzioni scolastiche coinvolte e dei loro organi collegiali (Città Metropolitana di Bari) o inadeguato come l’inerzia da parte della provincia di Brindisi. In altri casi, assolutamente incomprensibile, capovolgendo le decisioni assunte dai tavoli tecnici in cui gli stessi attori coinvolti hanno “cambiato idea” ai tavoli successivi, determinando in tal modo l’impossibilità di espressione da parte degli organi collegiali in quanto colti di “sorpresa”.
“Nel merito contestiamo le operazioni che generano istituti oltre i 1.100  alunni in tutte le province, in quanto superata questa soglia si perdono posti di lavoro di personale ATA. Una responsabilità in capo alla Regione Puglia, che potrebbe avallare (presumibilmente entro Natale) accorpamenti troppo affollati. Di contro, però, in maniera del tutto incomprensibile, si mantengono autonomie scolastiche con 350 alunni”.
“Ci auguriamo che l’Assessore Leo rigetti quelle proposte che vanno in direzione contraria rispetto alle delibere degli organi collegiali o, in alcuni casi, che si sostituiscono di fatto agli stessi intervenendo su scuole che godono di “ottima salute”. Così si fanno solo danni, sia agli istituti che alle famiglie di migliaia di studenti”.