*IL FALLIMENTO DEL CCNL SCUOLA SI RIVELA ANCHE SULLE POSIZIONI ECONOMICHE ATA: IN PUGLIA, SU 1.985 PRIME POSIZIONI DI COLLABORATORE SCOLASTICO ASSEGNATE DAL MINISTERO, SOLTANTO 1.692 DOMANDE*
Nel corso della riunione tenutasi quest’oggi presso l’ufficio scolastico regionale per la Puglia, in cui è stata fornita l’informativa sulle posizioni economiche ATA, la Uil Scuola è stata molto critica, ribadendo netta contrarietà al sistema dettato dal CCNL istruzione e ricerca 19/21, dalla UIL non sottoscritto. La Uil Scuola Puglia, rappresentata dal segretario generale Gianni Verga, non condivide quanto disposto dal Decreto 140 del 12 luglio 2024, che stabilisce le modalità di attribuzione delle posizioni economiche per la valorizzazione professionale del personale A.T.A. all’interno delle Aree.Spiega: “I criteri di attribuzione sanciti *escludono gran parte della platea dei beneficiari che invece ne avrebbe avuto, a nostro parere, legittimo diritto*” Sono stati, infatti, esclusi tutti coloro inseriti in graduatoria in attesa del corso di formazione e/o che lo avevano svolto soltanto in parte. Accade così che si rifanno le domande inserendo una prova d’esame e nuove mansioni che, probabilmente, nel caso dei collaboratori scolastici, hanno scoraggiato la partecipazione. Complessivamente, per tutti i profili professionali e per le prime/seconde posizioni economiche, quelle autorizzate sono 3.323, mentre le domande pervenute 3.987. Il dato che salta agli occhi è quello relativo alle prime posizioni economiche dei Collaboratori Scolastici, laddove *contro le 1.985 autorizzate soltanto 1.692 hanno prodotto domanda.* Tanto si traduce in un gran risparmio per il ministero poichè, salvo diversa disposizione, non sarebbe possibile effettuare compensazioni tra aree professionali. Verga, ha promesso battaglia qualora ai formati inclusi nelle vecchie graduatorie non si sia una decorrenza di godimento delle posizioni economiche, retroattiva almeno al 2019. Mentre per i non formati o firmati parzialmente è in fase di valutazione una battaglia legale.Insomma, un minestrone dettato da un contratto che, dal nostro punto di vista, non doveva essere firmato in quanto peggiorativo delle condizioni di lavoro del personale ATA.